La parola Café racer fa riferimento
allo stile adottato dai motociclisti degli anni sessanta nel customizzare le
loro moto parcheggiate poi in bella mostra fuori i café.
I motociclisti del movimento rocker
del Regno Unito infatti modificavano le motociclette spogliandole di tutto
l’equipaggiamento in eccesso, alleggerendole e dandole un look da corsa tipo
Grand Prix.
Oggi con café racer si indicano
tutte quelle moto (e su tutte le britanniche degli anni sessanta e le
giapponesi degli anni settanta) rivisitate con assetto sportivo e modificate
esteticamente per valorizzare l’idea di velocità.
Al contempo con Café racer si
indica la sub-cultura che attinge al greaser americano, al rocker inglese, al
biker anni ‘60-‘70, allo stile minimal-retrò contemporaneo per creare una
tendenza variegata ma con una solida base comune da cui partire.
Altro aspetto basilare è la customizzazione, la personalizzazione, la volontà di rendere un mezzo unico che possa essere espressione della personalità dell’individuo.
Altro aspetto basilare è la customizzazione, la personalizzazione, la volontà di rendere un mezzo unico che possa essere espressione della personalità dell’individuo.
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